FRA ME E TE

Il Libro del Mese

17.03.2016 – Recensione di un Libro – di Ottavio PIROVANO

Il Romanzo di esordio di un talentuoso giovane professore cernuschese:

MARCO ERBA

Un romanzo appassionante, che dipinge a tinte a volte forti e molto crude, a volte dolcissime e commoventi, l’universo degli adolescenti, con la tempesta dei loro sentimenti spesso nascosti da maschere di convenienza che però nascondono sempre una scintilla di bellezza. Un romanzo per adolescenti, ma anche per tutti gli adulti che ricordano di esserlo stati.

Questo è in sintesi “Fra me e te”, il romanzo con cui il cernuschese Marco Erba fa il suo esordio nel mondo degli scrittori.

Ho voluto raccontare da dentro un mondo nei confronti del quale spesso circolano pregiudizi ingiustificati -racconta l’autore -. Spesso gli adolescenti vengono descritti come persone violente, incapaci di sottostare alle regole, privi di grandi valori. Non è così: io lavoro in mezzo a loro da nove anni e ho conosciuto un mondo di una ricchezza incredibile e tantissime persone fantastiche, anche se a volte fanno di tutto per farti credere il contrario”.

I TEMI DEL ROMANZO
E i lettori saranno probabilmente catturati dalla lettura di “Fra me e Te”, 
romanzo veloce, che si legge tutto d’un fiato passando per i temi più disparati: il bullismo, l’amicizia, il senso dell’amore, il rapporto con un mondo adulto fatto a volte di figure ostili e a volte di guide straordinarie, e i pregiudizi:
Odio le generalizzazioni -commenta Erbageneralizzare è sempre stupido. Dire che tutti gli adolescenti sono superficiali, che tutti gli stranieri sono delinquenti, che tutti i politici sono ladri è semplicemente un’idiozia. Non si può prendere le caratteristiche negative di qualcuno ed estenderle a un’intera categoria. I pregiudizi impediscono di incontrare le persone, compromettono a monte le relazioni. E invece le persone, anche quelle più diverse da noi e più distanti dalle nostre idee, vanno sempre ascoltate, perché hanno sempre qualcosa di bello da regalarci. Questo me lo hanno insegnato proprio i ragazzi. Ed è ciò che nel romanzo vuole trasmettere Yong, un ragazzo cinese, uno dei protagonisti”.

Sul rapporto con gli adulti, Erba dice: “Non è vero che tra adolescenti e adulti c’è incomunicabilità. Gli adolescenti hanno un bisogno vitale di confrontarsi con gli adulti per trovare se stessi. E appena si lascia loro uno spiraglio, lo fanno. E gli adulti hanno un bisogno vitale degli adolescenti, del loro entusiasmo che vince il cinismo, uno dei rischi principali per chi ormai ha un po’ di anni sulle spalle”.

LA TRAMA
Il libro racconta due storie parallele, quella di Edo, un ragazzo di seconda superiore, e quella della sua coetanea Chiara. Edo vuole fare il duro, ma è solo arrabbiato col mondo. Odia molte cose, soprattutto gli stranieri e i cinesi, che a suo dire hanno distrutto Cordaro, la grande città in cui vive. Pensa di sapere già tutto, ma un incontro inatteso sta per sconvolgere ogni cosa. Chiara in apparenza è la classica brava ragazza, ma dentro ha tanti vuoti vertiginosi e nel suo passato c’è un ombra che non riesce a penetrare. Un giorno suo padre le regala uno smartphone, lei entra nel mondo dei social network e tutto cambia.

GLI INSEGNANTI E I SOCIAL NETWORK
Ma come può un insegnante arrivare a dei ragazzi a volte chiusi, a volte scontrosi?
Deve fare come la Profetessa, la prof di arte del mio romanzo -commenta Erba- Deve dimenticarsi di essere un insegnante ed essere prima di tutto un educatore. Deve pensarsi come l’allenatore di una squadra da portare alla vittoria, non come un arbitro che distribuisce sanzioni. Deve vedersi non come un trasmettitore di nozioni, ma come uno che condivide un cammino, che dona un po’ della sua vita”.

Poi, i social network. “Hanno cambiato tutto. Per i ragazzi sono una protesi vitale. Ma non per forza questo è negativo. Nel romanzo ho cercato di raccontare come anche relazioni significative possano passare attraverso gli smartphone”.

QUANTO C’E’ DI BIOGRAFICO NEL ROMANZO
Per uno scrittore a volte i confini tra la realtà e la fantasia non sono così chiari.
Figurarsi per un insegnante che scrive dei ragazzi di una scuola. “Tutti i personaggi sono inventati -spiega ErbaMa ho cercato di rendere il racconto più verosimile possibile. Tutte le cose che accadono nel libro potrebbero succedere davvero e chi conosce il mondo degli adolescenti lo sa. Molti dei miei allievi mi hanno aiutato nella stesura del testo con i loro consigli e con la loro revisione. Il contributo dei ragazzi, che al di là di quanto si pensa spesso sono ottimi lettori, è stato fondamentale”.

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