BLOG di Elisa RONDANINI – 06.10.2016
L’Oratorio è educazione in atto…
Spesso nell’immaginario collettivo l’oratorio evoca immagini del passato, si immagina qualcosa di poco tecnologico, arretrato, ripensando al cortile, alla suora e al prete che facevano il catechismo, al bar che vendeva le caramelle da 100 lire, al classico calcetto con gli omini senza testa cantato anche da Elio e le Storie Tese nella bellissima Oratorium del 2004… e alcune di queste cose sono ancora così!
Eppure in questi ultimi mesi, l’oratorio è il protagonista di ben 3 pubblicazioni che raccontano la sua importanza a livello socio-educativo nell’Italia di oggi.
(Pedagogia dell’Oratorio di Acerbi e Rizzo, Franco Angeli ed.; Educazione alla prossimità. L’oratorio come ambiente di crescita integrale di Falcinelli e Moschini, Franco Angeli ed.;
Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio. L’esperienza di elaborazione di un modello socio-educativo oratoriano di Falcinelli e Moschini, Franco Angeli ed.)
Pur essendo rimasto fedele a se stesso, evidentemente l’oratorio è stato capace nei decenni di evolvere insieme alle persone che lo frequentavano e lo abitavano, diventando un modello di progettazione educativa, come analizzato nei tre libri. Non per niente don Massimiliano Sabbadini diceva che “L’oratorio è educazione in atto, esperienza sempre in divenire”.*
Ecco perché l’Oratorio fa ancora notizia: riesce a innovare laddove altre agenzie educative restano ferme, basti pensare al lavoro di rete che in molte realtà viene promosso e iniziato proprio dagli educatori dei nostri oratori che riescono a creare ponti tra le scuole, i doposcuola, i servizi sociali, le associazioni del territorio, i genitori e la comunità stessa. Riesce a restare sempre lo stesso, nello spazio e nel tempo, perché al di là delle mille attività proposte l’Oratorio rimane sempre un bellissimo strumento della comunità cristiana per accompagnare le giovani generazioni nella crescita umana e spirituale, perché ciascuno possa dare il meglio di sé e incontrare con gioia il Signore…
Forse qualcuno potrebbe pensare che spesso le attività proposte sono “dell’ Oratorio” e quindi di poco conto, poco rilevanti ai fini dell’educazione complessiva di una persona. Chi però lo frequenta oggi sa bene che, nonostante il carattere ludico e informale di tanti momenti, in Oratorio si impara anche a progettare, a lavorare insieme e ad avere cura degli altri.
Se fosse un’esperienza trascurabile, perché bisognerebbe investire nella formazione di chi vi opera addirittura a livello accademico?
L’esperienza del Corso di Perfezionamento in Gestione, Progettazione e Coordinamento dell’ Oratorio dell’Università di Perugia ha molto da raccontarvi, se siete interessati… Contattate allora Elisa Rondanini, Federico Zanardo e Paolo Storti della nostra cooperativa che hanno con successo completato questo ciclo di studi oppure cercate informazioni su Oratorio.unipg.it
* Don Massimiliano Sabbadini in “Oratorio come spazio di evangelizzazione”, intervento a Cagliari il 28 settembre 2006
